Pet therapy: Il mio medico è un cane
Il mio medico è un cane e sono fiera di questo! Non sto scherzando, sto parlando di pet therapy a Catania. Sicuramente ne avrai sentito parlare, negli ultimi anni ha preso sempre più piede, proponendosi come terapia alternativa alle cure tradizionali. Diversi studi internazionali, inoltre, sono nati proprio per spiegare con evidenze scientifiche la correlazione fra stato d’animo positivo e presenza di un animale. I cani e gli animali in generale ci fanno stare bene e vivere meglio. Non è una frase fatta ma la pura verità, provare per credere. Nel caso di un incontro di pet therapy però non si tratta del proprio animale domestico. L’animale è addestrato secondo un protocollo specifico, per vivere questa esperienza in totale sicurezza e affidabilità.
Approfondiamo adesso i vari aspetti della Pet Therapy a Catania.
Cosa s’intende per Pet Therapy
La pet therapy nasce dall’unione delle due parole inglesi “pet”, che significa animale domestico e “therapy” cioè terapia. Letteralmente significa quindi terapia con gli animali. In Italia viene definita come IAA, cioè Interventi Assistiti con gli Animali, che spaziano dal trattamento terapeutico all’educazione o all’attività didattica da condurre in natura. Infatti, alla base della pet therapy c’è la convinzione che passando del tempo lontano dal frastuono della città, immerso in campagna o al mare, in compagnia degli animali, l’uomo possa ritrovare il suo naturale equilibrio. Attualmente, vi sono numerose ricerche e studi internazionali volti a verificare scientificamente la veridicità degli effetti benefici sul corpo e sulla psiche umana del contatto con il mondo animale. La pet therapy, infatti, non è un fenomeno solo italiano e deve la sua nascita allo psichiatra infantile americano Boris Levinson. Egli si rese conto di come i suoi piccoli pazienti migliorassero grazie al gioco col suo cane, durante le sedute.
Quali sono gli animali da pet therapy
Gli animali coinvolti nella pet therapy sono appartenenti alle specie domestiche, gli animali selvatici infatti non hanno sviluppato un buon grado di interazione positiva con l’uomo e quindi non sono nelle condizioni di poter lavorare con lui. Le specie domestiche, al contrario, sono già abituate alla presenza umana e sono capaci di relazionarsi positivamente all’uomo.
Gli animali più coinvolti sono:
- il cane
- il gatto
- l’asino
- il cavallo
- il coniglio
- il porcellino d’India
- Il lama o l’alpaca
Pet therapy con un cane
Avere un cane a casa significa zero noia e allegria, diversi studi dimostrano gli effetti benefici del nostro amico a 4 zampe sulla psiche e sul corpo umano. La pet therapy con il cane, chiamata Dog Therapy, non ha nulla a che vedere però col semplice fatto di possederne uno! Un addestratore con competenze specifiche in pet therapy seleziona e istruisce il cane a scopo terapeutico. I criteri di selezione sono la sua razza, la sua taglia e le sue doti caratteriali, ma anche in base al tipo di soggetto con il quale lavorare. Il cane partecipa ai vari interventi sotto la guida del suo conduttore che molto spesso è anche il proprietario. La sua indole giocosa e innocente lo rende un ottimo terapeuta nel caso di bambini.
Pet Therapy con un gatto
I gatti da pet therapy vengono scelti in base alla loro socialità: più sono amichevoli nei confronti degli uomini meglio è. Gli effetti benefici dei gatti sul cervello umano sono stati constatati, per esempio, quando li si accarezza in quanto si rilascia il cosiddetto ormone della felicità, l’ossitocina, che riduce il livello di stress. Inoltre, le fusa abbassano la pressione sanguigna dell’essere umano, riducendo il rischio di infarto del 30%, grazie alla serotonina che si produce nel corpo come risposta ai suoni emessi dall’animale. Anche i gatti da pet therapy sono addestrati per questo e altamente selezionati. Sono consigliati sia per i bambini ma soprattutto per gli anziani nelle case di cura o affetti da demenza senile.
Autismo e Pet therapy
Uno tra gli studi più famosi è stato condotto dall’ americana Marguerite O Haire nel 2013, nel quale si dimostra come le azioni semplici e prevedibili compiute dagli animali, così come la mancanza di un linguaggio verbale, stimoli l’interazione fra il bambino autistico e l’animale stesso. I cani sono fra le specie animali più indicate per questo genere di lavoro in quanto sono animali propensi al contatto e giocherelloni. Tramite dei comandi semplici come ad esempio “Vieni qui” o “Andiamo”, il bambino comincia a comprendere il significato dell’azione legata a queste due espressioni e a ripeterle nella vita reale, anche in assenza del cane. Inoltre, impara anche a prendersi cura del suo compagno di giochi, per esempio portandogli la ciotola con l’acqua, e di conseguenza a sviluppare l’empatia e l’autostima.
Depressione
Come già detto, il contatto con alcuni animali innalza la produzione dell’ossitocina e della serotonina, i due ormoni responsabili dello stato d’animo positivo. Il Disturbo Depressivo Maggiore o depressione maggiore è una malattia che nasce dallo squilibrio proprio di questi ormoni, che vengono prodotti sempre in minor quantità dal corpo umano. L’attività con gli animali crea un aumento dell’ossitocina in conseguenza del movimento fisico che si svolge durante le sessioni, e quindi aiuta a migliorare il proprio benessere. Inoltre, anche solo accarezzare un cane o un gatto, aiuta a combattere il senso di solitudine e inadeguatezza che molto spesso accompagnano il disturbo depressivo. Il carattere dell’animale da Pet Therapy qui riveste un ruolo fondamentale: più è docile e ben disposto, più benefici apporterà alla persona affetta dal disturbo.
Come diventare un operatore di Pet Therapy
Per diventare un operatore di pet therapy a Catania occorre seguire dei corsi professionali, riconosciuti sul territorio nazionale. Dal 25 marzo del 2015 sono state sancite delle linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali, nata dalla collaborazione fra lo Stato, le regioni e le province autonome. Chi volesse intraprendere questa carriera deve quindi interfacciarsi con delle associazioni, enti formativi regionali o Università che rispettino le linee guida e che forniscano un certificato valido sull’intero territorio nazionale. E’ possibile fruire anche della formazione a distanza tramite la quale si ottiene un certificato in Digitalpet e l’iscrizione all’elenco nazionale degli Operatori e Professionisti degli IAA.
A seconda poi della professione che si vuole intraprendere, vi sono corsi differenti:
- conduttore del cane
- coadiutore di altri animali
- referente di intervento
- responsabile del progetto
- referente dell’attività didattica
Ciò dipende dal genere di lavoro che si vuole svolgere e con quale specie animale. Tutti gli animali, indipendentemente dalla specie, vengono seguiti da un medico veterinario per valutare che il suo stato di salute sia ottimale, dato che molto spesso l’animale lavora presso strutture ospedaliere dove l’igiene deve essere assolutamente garantita.
Quanto costa un corso da Pet Therapy
Il prezzo di un corso da pet therapy a Catania oscilla a seconda di che si tratti di un corso online, in presenza o un master universitario. Nel primo caso si parte da una media delle 800 € alle 1000 €, dipende dalla durata e dal livello raggiunto, quindi se si tratta di un corso base, intermedio o avanzato. Il costo dei corsi in presenza oscilla tra le 2000 € e le 5000 €, dipende anche dal prestigio dell’università dove lo si svolge.
Conclusione
Il mondo della pet therapy è pieno di meraviglie, non è vero? Adesso che ne sai un pò di più, sicuramente ne sarai ancora più attratto. Sia che tu voglia entrarci a livello professionale, che per provare una terapia dove i dottori sono i nostri amici a 4 zampe. Non esitare a contattarci! La vita vera inizia fuori dallo schermo.